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Ma quando cambia il paradigma?

Ma quando cambia il paradigma?Una pausa durante il Consiglio europeo di luglio 2020 – Ap /LaPresse

In una parola La rubrica settimanale a cura di Alberto Leiss

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 21 luglio 2020
Dunque mentre scrivo non si sa ancora bene se si giungerà a un accordo decente tra gli stati dell’Unione Europea sui fondi per reagire alla nuova crisi economica – più grave della non pienamente risolta recessione aperta nel 2008 – causata dalla pandemia. Mi iscrivo, azzardando, tra gli ottimisti: in fondo è stato fatto un notevole passo avanti mettendo da parte le norme rigide sull’indebitamento previste dal «patto di stabilità» e con la proposta franco-tedesca del «Recovery Fund». È vero che alla folle imprevidenza degli umani (soprattutto se maschi) ci sono pochi limiti, ma ora una clamorosa rottura dalle conseguenze...

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