Cultura

Maaza Mengiste, il viaggio dell’Africa che è dentro di noi

Maaza Mengiste, il viaggio dell’Africa che è dentro di noiUn ritratto di Maaza Mengiste firmato da Nina Subin

Tempi presenti Intervista alla scrittrice etiope-americana che interverrà venerdì a «Incroci di civiltà», il Festival internazionale di letteratura, che si apre oggi a Venezia. «Cultura post-coloniale? Non ci siamo ancora: il dominio ha solo cambiato maschera. Ma l’Etiopia era già presente nei testi romani». «Vivo in un Paese che ha paura del pensiero e dell’immaginazione. Ma chi vuole bandire i libri non capisce che si può cancellare un testo, non la mente. Un uomo può essere ucciso, un’idea no»

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 10 aprile 2024
Intervenendo qualche anno fa sul Guardian, che pubblica da tempo i suoi scritti al pari di molte altre testate internazionali, come, tra gli altri, il New Yorker, Granta e il New York Times, Maaza Mengiste si chiedeva, tra il polemico e il divertito, cosa facesse di un autore o un’autrice dei «veri africani», lamentando come agli scrittori del continente venissero rivolte principalmente domande attinenti la loro identità piuttosto che le loro opere. Una riflessione che può stupire solo chi non conosca l’itinerario seguito da Maaza Mengiste, scrittrice etiope-americana, nel senso che nata a Addis Abeba nel 1971 è arrivata negli...

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