Maaza Mengiste, il viaggio dell’Africa che è dentro di noi
Tempi presenti Intervista alla scrittrice etiope-americana che interverrà venerdì a «Incroci di civiltà», il Festival internazionale di letteratura, che si apre oggi a Venezia. «Cultura post-coloniale? Non ci siamo ancora: il dominio ha solo cambiato maschera. Ma l’Etiopia era già presente nei testi romani». «Vivo in un Paese che ha paura del pensiero e dell’immaginazione. Ma chi vuole bandire i libri non capisce che si può cancellare un testo, non la mente. Un uomo può essere ucciso, un’idea no»
Tempi presenti Intervista alla scrittrice etiope-americana che interverrà venerdì a «Incroci di civiltà», il Festival internazionale di letteratura, che si apre oggi a Venezia. «Cultura post-coloniale? Non ci siamo ancora: il dominio ha solo cambiato maschera. Ma l’Etiopia era già presente nei testi romani». «Vivo in un Paese che ha paura del pensiero e dell’immaginazione. Ma chi vuole bandire i libri non capisce che si può cancellare un testo, non la mente. Un uomo può essere ucciso, un’idea no»