Europa
Macedonia, smacco per la Nato (e per la Ue)
Lontani dal quorum Bassa l'affluenza, ferma al 37%. Ma sarà il parlamento a decidere se ratificare lo storico accordo con la Grecia sul cambio del nome, e il premier Zaev non ha la maggioranza
Skopje, oppositori del referendum festeggiano la bassa affluenza fuori del parlamento – Epa
Lontani dal quorum Bassa l'affluenza, ferma al 37%. Ma sarà il parlamento a decidere se ratificare lo storico accordo con la Grecia sul cambio del nome, e il premier Zaev non ha la maggioranza
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 2 ottobre 2018
Che smacco. È fallito in Macedonia il referendum sul nome del Paese tanto voluto dal premier socialdemocratico Zoran Zaev per ratificare l’accordo storico sancito con la Grecia di Alexis Tsipras per la nuova denominazione di «Macedonia del nord» dell’ex Stato jugoslavo che ancora internazionalmente si chiamava, e a questo punto si chiama ancora, con l’acronimo Fyrom. È infatti accaduto che semplicemente i macedoni non sono andati a votare, la partecipazione è stata solo del 37% degli aventi diritto, mentre il referendum per esser valido avrebbe dovuto ottenere almeno il 50% più uno. Già è in campo una lettura politica che...