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Macedonia del Nord, una cultura in movimento, dai musei alla scena indipendente
Raccontare i Balcani / 5 Nonostante gli ostacoli all’ingresso del paese nella Unione europea le nuove generazioni di artisti partecipano a mostre e residenze europee, contribuendo a uno scambio proficuo; con un'intervista a Mira Gakjina direttrice del Museo di Skopje, e il racconto dei libri di Rumena Buzarovska, tradotti in molti paesi
Opera di Grigor Stefanov, Museo di arte contemporenea (foto Tamara Saveska)
Raccontare i Balcani / 5 Nonostante gli ostacoli all’ingresso del paese nella Unione europea le nuove generazioni di artisti partecipano a mostre e residenze europee, contribuendo a uno scambio proficuo; con un'intervista a Mira Gakjina direttrice del Museo di Skopje, e il racconto dei libri di Rumena Buzarovska, tradotti in molti paesi
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 13 novembre 2021
Franco UngaroSKOPJE
Tra le repubbliche socialiste della ex Jugoslavia, l’unica a non essere coinvolta direttamente nella guerra balcanica fu la Macedonia del Nord, anche se gli effetti della guerra si fecero comunque sentire a causa dei numerosi profughi kosovari e albanesi che lasciarono le loro terre e lì trovarono ospitalità. La loro presenza è motivo ricorrente di conflitti etnici e politici e sul nuovo nome (con l’aggiunta di quel Nord) il Paese è riuscito ad attutire i contrasti diplomatici con la Grecia. Almeno per ora. Tuttavia persistono e si moltiplicano gli ostacoli e le resistenze per l’avvio dei negoziati che permettano l’ingresso...