Internazionale

Macron ottimista sulla guerra ai jihadisti nel Sahel. Ma in Mali è strage tra i Dogon

Macron ottimista sulla guerra ai jihadisti nel Sahel. Ma in Mali è strage tra i DogonIl presidente del Ciad Idriss Deby (a sinistra), il presidente della Commissione dell'Unione africana Moussa Faki (al centro) e il presidente francese Emmanuel Macron martedì scorso a Nouakchott – Ap

Dopo il vertice di Nouakchott Il presidente francese sbandiera i progressi militari nella regione, chiede la cancellazione del debito per i paesi africani "alleati" e aspetta i 200 militari italiani impegnati nella forza Takouba. Ma sul terreno la sicurezza non è mai stata così precaria: i gruppi affiliati a Isis e al-Qaeda continuano gli attacchi contro civili e militari

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 luglio 2020
Il presidente francese Emmanuel Macron ha assicurato martedì scorso a Nouakchott, in Mauritania, che la Francia e i suoi alleati della forza G5 Sahel (Mauritania, Mali, Niger, Burkina Faso e Ciad) hanno «invertito con successo l’equilibrio di potere contro i gruppi jihadisti negli ultimi sei mesi in un’area cruciale tra Mali, Burkina e Niger». Un incontro considerato dall’Eliseo «fondamentale» per fare il punto sulla lotta anti-jihadista in questa regione, dove sono presenti oltre 5mila soldati francesi della missione Barkhane, in un contesto di generale deterioramento della sicurezza: il conflitto, inizialmente circoscritto al Mali, si è diffuso in tutto il Sahel....

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