Internazionale
Maduro, dall’Europa una stretta all’assedio. E lui scrive al papa
Sale la tensione a Caracas Scaduto l’ultimatum, Spagna, Francia e Germania riconoscono Juan Guaidó. Anche Londra s’accoda, con altri 13 paesi Ue. Aiuti umanitari, la Croce rossa avverte gli Stati uniti: «Solo d’intesa con le autorità locali, quali che siano». Per Trump l’uso della forza ora è «un’opzione». Rischio di casus belli alla frontiera con la Colombia
Il valico di Cúcuta al confine tra Colombia e Venezuela – Afp
Sale la tensione a Caracas Scaduto l’ultimatum, Spagna, Francia e Germania riconoscono Juan Guaidó. Anche Londra s’accoda, con altri 13 paesi Ue. Aiuti umanitari, la Croce rossa avverte gli Stati uniti: «Solo d’intesa con le autorità locali, quali che siano». Per Trump l’uso della forza ora è «un’opzione». Rischio di casus belli alla frontiera con la Colombia
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 5 febbraio 2019
Si stringe sempre di più l’assedio attorno al governo bolivariano. Scaduto l’ultimatum di 8 giorni lanciato da Francia, Spagna e Germania al presidente Maduro per costringerlo a convocare nuove elezioni presidenziali, i tre paesi, più Gran Bretagna, Austria, Olanda e Svezia, a cui in serata si aggiungeranno altri nove paesi, hanno provveduto a riconoscere ufficialmente Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela. Cioè un oscuro e semisconosciuto deputato materializzatosi dal nulla, appartenente a un gruppo di estrema destra, Voluntad popular, fortemente screditato nel paese, persino all’interno dello schieramento di opposizione, per i suoi stretti legami con le guarimbas, le...