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Mafia, niente happening al Quirinale

Mafia, niente happening al QuirinaleIl Quirinale

Palermo Riina, Bagarella e Mancino non potranno intervenire alla deposizione di Napolitano nel processo per la presunta trattativa stato-Cosa nostra. Al loro posto gli avvocati. Che prevedono: con questa decisione la corte mina le udienze: sarà tutto annullato. E c'è un "caso" Sabina Guzzanti

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 10 ottobre 2014
Una decisione difficile che la seconda sezione della corte d’assise di Palermo ha preso cercando ogni appiglio nel codice di procedura penale, nella Costituzione, nelle sentenze della Consulta e persino nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Salvatore Riina, Leoluca Bagarella, la parte civile che rappresenta i familiari delle vittime di via dei Georgofili e il coimputato nel processo per la presunta trattativa tra lo stato e la mafia Nicola Mancino non potranno intervenire di persona al Quirinale, quando il prossimo 28 ottobre Giorgio Napolitano sarà ascoltato dai pm siciliani. I magistrati dell’antimafia sentiranno Napolitano a proposito della...

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