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Magazzino 18, com’è triste Trieste

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Cristicchi La storia dell'esodo di un popolo, vista e raccontata attraverso gli oggetti stipati e abbandonati ormai da decenni all'interno del porto della città friulana

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 4 gennaio 2014
Trieste è una città fatta di vento. Vento forte che sconquassa ombrelli, scompiglia capelli e abiti, incolla ai muri, costringe quasi a inginocchiarsi per trovare tregua. Vento che può farsi messaggero delle voci e della storia di nazioni separate da sottili linee di confine. Vento che, allora, porta dolore, costringe a esodi senza ritorno, sconvolge l’idea di patria e la rovescia, accompagna migrazioni aggrappate con tenacia all’idea per quanto esile di un ritorno o di un altro futuro. Fu quel vento, reso più forte dal potere di un uomo, il maresciallo Josip Broz Tito, a spingere via, a Trieste, con...

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