Visioni

Magazzino 18. Cristicchi e la storia secondo un archivista ‘distratto’

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Teatro Il monologo, con la regia di Antonio Calenda, a rischio di revisionismo

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 28 dicembre 2013
Centinaia di sedie una sopra l’altra, vecchi mobili, camere da letto, oggetti lasciati dagli esuli italiani nel Porto Vecchio di Trieste. Tutti accatastati nel Magazzino 18, anche titolo dello spettacolo di Simone Cristicchi per la regia di Antonio Calenda, che ha debuttato lo scorso ottobre al Politeama di Trieste e sta girando i teatri della penisola. Al centro l’esodo degli italiani dalle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia e il dramma delle foibe, uno spaccato di storia complicato e mai risolto che Cristicchi – memore di sue esperienze passate sul palcoscenico (come Li romani di Russia), riprende in un monologo a...

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