Visioni
Magiche follie giapponesi in stop motion
Maboroshi Nel dopoguerra i due nomi che più hanno contribuito a questo tipo di arte sono stati Kihachiro Kawamoto e Tadanari Okamoto
Una scena da My Little Goat di Tomoki Misato
Maboroshi Nel dopoguerra i due nomi che più hanno contribuito a questo tipo di arte sono stati Kihachiro Kawamoto e Tadanari Okamoto
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 22 ottobre 2021
C’è una tipologia di animazione giapponese che gode di buonissima salute e che non è quella a cui pensiamo quando accostiamo i due termini “Giappone” e “animazione”. Si tratta bensì dei lavori realizzati in stop-motion, specialmente con pupazzi, un tipo di animazione che una tradizione abbastanza ricca nel Sol Levante. Nel dopoguerra i due nomi che più hanno contribuito a dare lustro a questo tipo d’arte sono stati Kihachiro Kawamoto (1925-2010) e Tadanari Okamoto (1932-1990), entrambi provenienti dalla scuola del pioniere Tadahito Mochinaga, con cui fecero apprendistato. Kawamoto, che fin da giovane si innamorò dei lavori di Jiri Trnka, nei...