Alias Domenica
Magrelli, tecniche per ritrovare la lingua perduta
I limiti della traduzione Come «salvare» in italiano un delizioso componimento in rima di Yves Bonnefoy? Il traduttore è un Ercole sempre al bivio, spiega Valerio Magrelli nel suo nuovo saggio, teorico e sperimentale: «La parola braccata», il Mulino
Il disegno è tratto da Who Wants a Cheap Rhinoceros? di Shel Silverstein, Simon & Schuster 2002
I limiti della traduzione Come «salvare» in italiano un delizioso componimento in rima di Yves Bonnefoy? Il traduttore è un Ercole sempre al bivio, spiega Valerio Magrelli nel suo nuovo saggio, teorico e sperimentale: «La parola braccata», il Mulino
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 aprile 2018
Immaginate che Yves Bonnefoy riceva una lettera di richiesta di collaborazione dai piccoli redattori del giornalino «Das Nashorn» (Il rinoceronte) della scuola Hermannsburg di Brema. Immaginate che il poeta francese accetti per simpatia ma, accludendo il componimento, precisi in un biglietto l’eccezionalità dell’impresa («Si tratta di qualcosa che non faccio mai»). Immaginate che la quartina donata reciti: «J’aime bien ce rhinocéros / Qui se croyait un albatros. / Il ne voyageait qu’en carrosse… / On en a retrouvé un os». Come si potrebbe tradurla in italiano (o, nel caso degli arditi Kinder Journalisten, in tedesco)? Quale strategia di resa sarebbe...