Lavoro
«Mai così dura per i braccianti per loro meno lavoro e diritti»
Intervista a Yvan Sagnet Il fondatore camerunense dell’associazione No Cap: la siccità riduce la produzione ma non le ore di chi sta nei campi. Il caporalato non si può sconfiggere con soli 5 mila ispettori del lavoro che devono controllare un milione di imprese agricole
Alcuni lavoratori del Gruppo Megamark di Trani mentre raccolgono i pomodori a Foggia – Foto Ansa
Intervista a Yvan Sagnet Il fondatore camerunense dell’associazione No Cap: la siccità riduce la produzione ma non le ore di chi sta nei campi. Il caporalato non si può sconfiggere con soli 5 mila ispettori del lavoro che devono controllare un milione di imprese agricole
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 9 agosto 2022
Abbiamo chiesto ad Yvan Sagnet, attivista e scrittore camerunense, fondatore e presidente dell’Associazione No Cap, attivo contro lo sfruttamento e il lavoro nero nel settore agroalimentare, come sta trascorrendo l’estate dei braccianti agricoli nel nostro Paese. Yvan Sagnet Dottor Sagnet, in questi giorni si è parlato, sicuramente non abbastanza a livello nazionale, di una associazione per delinquere finalizzata al caporalato, che aveva a capo un cittadino indiano, e che la Finanza di Padova ha disarcionato, mostrando una fitta «metastasi», con ramificazioni in molte città del centro-nord … In quell’area, stretta principalmente tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, il caporalato si organizza...