Lavoro
“Mai più schiavi”. Operai pakistani in lotta contro lo sfruttamento
Diritti negati Da 40 giorni in sciopero e da 20 in presidio permanente i lavoratori immigrati, costretti dalla proprietà cinese della stamperia tessile Texprint a turni di 12 ore per 7 giorni la settimana. Li sostiene il Si Cobas, sabato manifestazione in piazza del Comune.
Il presidio permanente davanti alla Texprint di Prato
Diritti negati Da 40 giorni in sciopero e da 20 in presidio permanente i lavoratori immigrati, costretti dalla proprietà cinese della stamperia tessile Texprint a turni di 12 ore per 7 giorni la settimana. Li sostiene il Si Cobas, sabato manifestazione in piazza del Comune.
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 3 marzo 2021
Riccardo ChiariPRATO
“Mai più schiavi”. Lo striscione appeso alla cancellata della Texprint, stamperia a conduzione cinese nel Macrolotto industriale di Prato, spiega meglio di tante parole l’ennesimo caso di sfruttamento della manodopera immigrata e l’illegalità diffusa nel settore tessile. A protestare da quasi un mese sono operai in maggioranza pakistani, costretti a turni di 12 ore giornaliere per 7 giorni la settimana, più del doppio del monte ore previsto dai contratti di lavoro del settore. Va da sé che non ci sono straordinari, tutto quanto è di fatto imposto dai titolari della stamperia come turno ordinario. Una situazione intollerabile, venuta a galla...