Lavoro
Biblioteca nazionale di Roma, mail e reclami nel cestino. Il direttore è irraggiungibile
Il caso Alessio Ponzio, ricercatore in una università Usa, racconta le sue disavventure da utente: riproduzioni costosissime, macchine per i microfilm rotte e l'impossibilità di comunicare con i dirigenti
La Biblioteca nazionale di Roma
Il caso Alessio Ponzio, ricercatore in una università Usa, racconta le sue disavventure da utente: riproduzioni costosissime, macchine per i microfilm rotte e l'impossibilità di comunicare con i dirigenti
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 14 aprile 2017
Abbiamo cercato per tre giorni di parlare con la direzione o la vicedirezione della Biblioteca nazionale di Roma, in modo da poter avere la loro voce in merito alle denunce dei «volontari» retribuiti a scontrino. Nulla, non abbiamo trovato nessuno che ci rilasciasse una dichiarazione. E non è andata meglio ad Alessio Ponzio, ricercatore di Storia e Women studies alla University of Michigan (Usa), che scrive da sette mesi alla Direzione senza aver mai ricevuto risposta. Ponzio sta svolgendo il suo quarto anno di Phd in Italia, per una ricerca finalizzata alla tesi di dottorato, e si è quindi rivolto...