Alias
Maker Faire, la nuova rivoluzione industriale
Artigianato digitale Una cultura saldamente legata al movimento open source: saperi, risorse intellettuali e competenze tecnologiche da condividere. E il fai-da-te si coniuga facilmente al dallo-con-gli-altri. Viaggio nell'edizione che si è appena conclusa nella Grande Mela
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/10/01/images 1
Artigianato digitale Una cultura saldamente legata al movimento open source: saperi, risorse intellettuali e competenze tecnologiche da condividere. E il fai-da-te si coniuga facilmente al dallo-con-gli-altri. Viaggio nell'edizione che si è appena conclusa nella Grande Mela
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 4 ottobre 2014
Marina CatucciNEW YORK
Il maker faire si potrebbe tradurre in italiano con la fiera del fai da te del nuovo millennio o dell’artigianato digitale. È un appuntamento annuale ideato dalla rivista Make nel 2006 a San Mateo in California, che ora si è moltiplicato e si svolge in momenti diversi in tutto il mondo. Particolarità di questo evento e l’attirare sempre più gente interessata sì ai prodotti esposti e venduti, ma anche alla cultura di base e all’ideologia che vi sta dietro, il maker e lo steam punk. I campi di azione di questa cultura comprendono l’ingegneria, l’elettronica, la robotica, la stampa 3-D...