Cultura
Malachy Tallack, viaggio sulle tracce della linea invisibile
L'intervista Parla lo scrittore, giornalista e cantautore, ospite al festival «I Boreali». Nel libro «Il grande Nord» affronta, in un’estrema esplorazione, il dolore per la perdita di suo padre. «Credo che a essersi smarrita sia la parte non "civilizzata" di noi stessi, quella che desidera fuggire dalle città, dal lavoro, dalla cultura umana e sì, anche dal linguaggio»
La natura della Kamcatka Getty images
L'intervista Parla lo scrittore, giornalista e cantautore, ospite al festival «I Boreali». Nel libro «Il grande Nord» affronta, in un’estrema esplorazione, il dolore per la perdita di suo padre. «Credo che a essersi smarrita sia la parte non "civilizzata" di noi stessi, quella che desidera fuggire dalle città, dal lavoro, dalla cultura umana e sì, anche dal linguaggio»
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 27 febbraio 2024
Viaggiare lungo il sessantesimo parallelo nord significa intraprendere un viaggio destinato a ricondurci al punto di partenza: un viaggio verso casa sospinti dall’insinuante brezza della nostalgia. Ma che accade se una casa non c’è? Malachy Tallack, giornalista e cantautore inglese, classe 1980 – ospite dal 1 al 3 marzo al festival I Boreali promosso dalla casa editrice Iperborea presso il Teatro Parenti di Milano – racconta in Il grande Nord. Viaggio intorno al mondo lungo il sessantesimo parallelo (Iperborea, traduzione di Stefania De Franco, pp. 256, euro 18,50) la sua nostalgia per le isole Shetland, dimora d’elezione della famiglia da...