Internazionale

«Malak violentata in cella». La guerra anti-Lgbt+ di al-Sisi

«Malak violentata in cella». La guerra anti-Lgbt+ di al-SisiUn murales contro l’omofobia su una strada del Cairo

Egitto Il caso della giovane trans accende i riflettori sull’omofobia e la repressione del Cairo: dal golpe del 2013 al 2017 sono quintuplicati arresti e condanne per «promiscuità»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 15 marzo 2019
Cresce la preoccupazione per Malak al-Kashif, la 19enne transessuale arrestata il 6 marzo al Cairo, nell’ambito di una vasta campagna di arresti arbitrari seguiti al tragico incidente ferroviario di Ramses. Al-Kashif, la cui detenzione è stata prorogata di 15 giorni dalla Procura della Sicurezza di Stato, sarebbe stata vittima di violenze sessuali e avrebbe subito quello che in Egitto è noto come «test anale» a opera del personale sanitario di un ospedale pubblico. A denunciarlo è la Commissione Egiziana per i Diritti e le Libertà, che ha fatto appello al ministero dell’interno affinché metta fine al «trattamento disumano» a cui...

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