Internazionale
Mali di stagione
Intervista Da Timbuctù il musicista Samba Touré, allievo prediletto di Ali Farka Touré, racconta il suo «Albala» (pericolo), la crisi di un paese un tempo «aperto e tollerante» e la «necessità» dell’intervento armato francese. «Solo chi ha subito la violenza islamista può giudicare»
Samba Touré con la sua chitarra sotto una tenda tuareg
Intervista Da Timbuctù il musicista Samba Touré, allievo prediletto di Ali Farka Touré, racconta il suo «Albala» (pericolo), la crisi di un paese un tempo «aperto e tollerante» e la «necessità» dell’intervento armato francese. «Solo chi ha subito la violenza islamista può giudicare»
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 26 maggio 2013
Nato nel 1968 in un piccolo centro presso Timbuctu, Samba Touré è l’erede più credibile di quel gigante della cultura africana che è stato Ali Farka Touré, uno capace di stregare il mondo con una sintesi dinamica, plurale e poliglotta delle traiettorie musicali di cui abbonda il Mali. E visto che del paese è stato un discreto collante civile, viene naturale chiedersi come avrebbe reagito – lui che è morto nel 2006, in pieno rinascimento – allo sfacelo odierno. «Di certo avrebbe condiviso con noi rabbia e sofferenze – ipotizza l’”allievo” -. È stato un simbolo dell’unità nazionale, con un...