Italia

Malick Thiam, ucciso dal razzismo e dal ghetto

Malick Thiam, ucciso dal razzismo e dal ghettoPresidio davanti la prefettura di Napoli per la morte di Malick Thiam

Napoli In corteo ieri fino alla prefettura per ricordare il migrante senegalese morto nell'incendio della baracca nel ghetto di Borgo Mezzanone. Artista e musicista, era da tre anni in Campania

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 giugno 2020
«Dite il suo nome» grida il ragazzo al megafono, «Malick Thiam» risponde il corteo. «Chi l’ha ucciso?» chiede ancora, «il razzismo» è la risposta. Ieri pomeriggio a Napoli attivisti e migranti si sono mossi da piazza Garibaldi per arrivare alla prefettura. È stata la comunità senegalese a organizzare la manifestazione, non vogliono che Malick venga cancellato dall’incendio, divampato la notte dell’11 giugno nella baracca del ghetto di Borgo Mezzanone, nel foggiano, dove ha perso la vita. Si era spostato in Puglia da un paio di giorni appena, non era un bracciante ma un venditore ambulante: quando proprio non riusciva ad...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi