Alias Domenica
Malraux, enfasi e destino
Classici moderni La rivolta di Shangai del 1927 è la cornice funzionale a una riflessione sull’esistenza, avviata verso derive escatologiche: Bompiani ritraduce «La condizione umana»
René Magritte, «La condizione umana», 1933
Classici moderni La rivolta di Shangai del 1927 è la cornice funzionale a una riflessione sull’esistenza, avviata verso derive escatologiche: Bompiani ritraduce «La condizione umana»
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 6 gennaio 2019
Un titolo memorabile: precoce emblema di tutta la stagione esistenzialista, La condition humaine. E un incipit folgorante: il terrorista, Chen, uccide nel sonno un trafficante d’armi, nella penombra sospesa e allucinatoria di una camera d’albergo (siamo a Shanghai, alla vigilia della rivolta del 1927), quasi in una scena da thriller psicologico ante litteram, ma in bianco e nero e girato al rallentatore, dove ogni gesto si carica di un peso insostenibile («Ucciderlo non era niente; toccarlo, quello sì era impossibile»), e ogni dettaglio assume vita propria, esibendo l’enigma di un’allegoria vuota («Quel piede viveva come un animale addormentato»). Un titolo...