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Mamme subito, senza distinzioni di genere
Diritti Una sentenza della corte di appello di Napoli ne riforma una precedente che aveva rifiutato l’adozione a una donna che la richiedeva per il figlio della compagna cui era unita civilmente
Diritti Una sentenza della corte di appello di Napoli ne riforma una precedente che aveva rifiutato l’adozione a una donna che la richiedeva per il figlio della compagna cui era unita civilmente
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 luglio 2018
È stata depositata il 4 giugno una sentenza della corte di appello di Napoli importante sia per quel che dispone, sia per i principi affermati. Si può sintetizzare in due parole: mamma subito. Si riforma la sentenza del tribunale dei minori di Napoli che aveva rifiutato l’adozione per casi eccezionali prevista dall’art. 44 della legge 18/1983 a una donna che la richiedeva per il figlio della compagna cui era unita civilmente, nato a seguito di fecondazione eterologa. Il rifiuto era fondato sull’argomento che la legge 18/1983, trattandosi di persone non formalmente coniugate, avrebbe comportato la concentrazione della genitorialità sulla sola...