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«Mandiamo in pensione Orioles». Ma il governo tace
La «Bacchelli» per il giornalista antimafia Oltre 30 mila firme per la campagna sui social, i politici però si sono arenati. Il cronista potrebbe ridare vita alla nuova versione de I Siciliani, insieme a tanti altri giovani
Il giornalista antimafia Riccardo Orioles, tra i fondatori de "I Siciliani", storica rivista guidata da Pippo Fava
La «Bacchelli» per il giornalista antimafia Oltre 30 mila firme per la campagna sui social, i politici però si sono arenati. Il cronista potrebbe ridare vita alla nuova versione de I Siciliani, insieme a tanti altri giovani
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 16 febbraio 2017
Trentunomilaottocentosedici firme raccolte. La petizione per «mandare in pensione Riccardo Orioles» è ancora aperta. Il governo non si è ancora espresso sulla possibilità di concedere al giornalista antimafia i benefici della Legge Bacchelli, norma che ha istituito un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità. Nemmeno l’incontro con la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, sarebbe servito a velocizzare la lenta macchina burocratica, nonostante Orioles goda, per citare un passaggio della petizione, «di tutti i requisiti per accedere all’aiuto: la cittadinanza italiana, l’assenza di condanne penali irrevocabili, la chiara fama e meriti acquisiti...