Cultura

Mandragora, la pianta del sabba

Mandragora, la pianta del sabbaL'estrazione della mandragora, illustrazione dal Tacuinum Salutatis

Erbario Storia e leggenda di una radice antropomorfa capace di curare e di uccidere

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 28 agosto 2013
La forma antropomorfa della radice di Mandragora ha suscitato da sempre fantasie, credenze e superstizioni, tanto che quest’erba era considerata l’ipnotico magico per antonomasia. Di conseguenza, l’etimologia del nome Mandragora, derivando probabilmente dal persiano mardum-giâ «l’erba dell’uomo», in relazione all’aspetto più conosciuto della radice, rispecchia a pieno tutte le convinzioni e leggende legate a questa pianta. Presso le culture del bacino del Mediterraneo, la mandragora possiede una lunga tradizione come pianta magica, afrodisiaca, allucinogena e medicinale. Reperti archeologici egiziani del XIV secolo a.C. (durante la V Dinastia) testimoniano già la conoscenza delle proprietà di questa pianta. Nel Papiro di Ebers...

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