Politica
«Manette», scontro dem-M5S. Ma c’è un Pd che resta freddo
Democrack C’è la linea della solidarietà «senza se e ma» e quella della «solidarietà umana». Nel partito dell’ex leader si scava un’altra distanza. Il malumore: «Oggi che i grillini esplodono noi siamo costretti alla difesa della sua famiglia»
Il senatore 5 stelle Mario Michele Giarrusso fa il gesto delle manette verso i colleghi del Pd – LaPresse
Democrack C’è la linea della solidarietà «senza se e ma» e quella della «solidarietà umana». Nel partito dell’ex leader si scava un’altra distanza. Il malumore: «Oggi che i grillini esplodono noi siamo costretti alla difesa della sua famiglia»
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 20 febbraio 2019
Daniela PreziosiROMA
All’uscita dell’aula della Giunta per le immunità, nello splendido cortile di Sant’Ivo alla Sapienza, i senatori del Pd alzano i cartelli con scritto «#decidecasaleggio», «vergogna». Il pentastellato Michele Giarrusso sfila accanto all’improvvisato flashmob, ghigna e alza i polsi incrociati nel segno delle manette. «I miei genitori stanno a casa, io non ho i genitori ai domiciliari», ha detto poco prima, all’inizio della contestazione per il voto, finito 16 a 6, che ‘salva’ Matteo Salvini dal processo. Per i suoi gusti, Giarrusso si è persino trattenuto. Le cronache della precedente legislatura segnalano una sua dichiarazione a favore della pena della ghigliottina...