Alias Domenica

Manguin, un fauvette come Matisse

Henri Manguin, una lucente mostra al Musée Bonnard di Le Cannet Tra i protagonisti del movimento che rivendicò l’autonomia del colore puro, Henri Manguin, per troppa fedeltà, è rimasto più in ombra...

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 25 ottobre 2015
Le partizioni scolastiche ci hanno abituati a considerare in blocco gli artisti facenti capo ai rispettivi movimenti, e lo stesso Novecento, dove tutto si complica, non è esente da questo vizio conoscitivo. Solo gli amatori possono sentire l’avventurosità dei distinguo, quanto sia inebriante spaccare il capello in quattro per individuare, all’interno di una poetica data, gli elementi di contrasto o di impurità. Sono questi elementi, infatti, che realizzano l’unicità di un artista, lo promuovono storicamente, cioè saldamente, quantunque rimanga in ombra, a volte, a causa delle mode correnti. La radicalità idealistica del metodo venturiano (Lionello Venturi) invitava a selezionare brutalmente...

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