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Manicaretti: Abruzzo aquilano

L'itinerario Navelli, Civitaretenga, Bominaco, Peltuinum, Prata d’Ansidonia, Castel Camponeschi: viaggio tra le meraviglie architettoniche

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 13 ottobre 2018
Sull’Altopiano di Navelli, otto secoli fa, nasceva l’oro d’Abruzzo. Le sue vere fortune iniziarono nel 1317, quando Roberto d’Angiò, re di Napoli, abolì la tassa sullo zafferano, favorendone la diffusione in Italia e in Europa. Sin da allora, la preziosa spezia era tutelata da leggi a dir poco ferree. Basti pensare che nel 1444, tale Jobst Findenken, commerciante tedesco, finì sul rogo con l’accusa di sofisticazione. Nel 2005, lo zafferano dell’Aquila ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta. Il ciclo produttivo si avvia in primavera, con l’aratura e la fertilizzazione del terreno, per poi tracciare i solchi. I bulbi trapiantati...

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