Internazionale
Manifestanti massacrati, oltre 100 i morti in Sudan
Khartoum Il Nilo restituisce altri corpi di giovani uccisi dai paramilitari nell'azione di forza di lunedì scorso. E ora la giunta ci ripensa, pressata dalle cancellerie internazionali: «Pronti a riaprire il negoziato»
L’Eid el Fitr, che segna la fine del periodo di digiuno islamico, nelle strade della capitale presidiata dai militari – Afp
Khartoum Il Nilo restituisce altri corpi di giovani uccisi dai paramilitari nell'azione di forza di lunedì scorso. E ora la giunta ci ripensa, pressata dalle cancellerie internazionali: «Pronti a riaprire il negoziato»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 6 giugno 2019
Un altro giro da brividi sulla ruota della crisi sudanese. Dopo il massacro di manifestanti inermi, la cancellazione degli accordi raggiunti con l’opposizione e l’annuncio di elezioni-trappola, la giunta militare al potere in Sudan ha innestato ieri una brusca retromarcia riaprendo al dialogo che fino a poche ore prima sembrava chiuso per sempre. E QUESTO MENTRE IL NILO cominciava a restituire i corpi dei manifestanti uccisi dalle unità paramilitari delle Rapid Support Forces nella tragica giornata di lunedì, confermando le più agghiaccianti testimonianze raccolte a caldo dai media e dalle associazioni mediche. La conta dei morti accertati salirebbe così a...