Alias Domenica
Manifesto antidogmatico per afferrare la realtà rugosa
Romeni espatriati a Parigi «Il falso è ontologicamente più ricco ed esistenziale del vero»: è una delle tesi provocatorie (maldigerite da Croce) del Falso trattato di estetica (1938), Aragno
Victor Brauner, L’homme dans un intérieur, 1937, Atene, Basil & Elise Goulandris Foundation
Romeni espatriati a Parigi «Il falso è ontologicamente più ricco ed esistenziale del vero»: è una delle tesi provocatorie (maldigerite da Croce) del Falso trattato di estetica (1938), Aragno
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 6 dicembre 2020
«Il volto più solcato, più scavato che si possa immaginare, un volto dalle rughe millenarie, ma in nessun modo irrigidite perché animate dal tormento più contagioso ed esplosivo. Non mi saziavo di contemplarle. Mai avevo veduto prima un tale accordo tra l’apparire e il dire, tra la fisionomia e la parola». Così comincia il cammeo che Cioran dedicò a Benjamin Fondane, esule romeno a Parigi, nei suoi Esercizi di ammirazione. Dopo aver pubblicato alcuni dei suoi titoli più importanti, curati da Luca Orlandini, da Baudelaire e l’esperienza dell’abisso (2013) a La coscienza infelice (’16) a In dialogo con Lev Šestov...