Visioni
Manu Dibango, primo e ultimo dei musicisti «negropolitani»
Parigi Anche il celebre sassofonista camerunense, autore di Soul Makossa e decano della nuova musica africana, stroncato dal Covid-19. Aveva 86 anni
Manu Dibango fotografato da Bernard Matussieres nel 1984 per la copertina del singolo Abele Dance – Calluloid
Parigi Anche il celebre sassofonista camerunense, autore di Soul Makossa e decano della nuova musica africana, stroncato dal Covid-19. Aveva 86 anni
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 25 marzo 2020
Sassofonista, compositore, decano dei musicisti afropolitani o come preferiva dire lui »negropolitani», alludendo alla diaspora dei “pancia vuota” che hanno cambiato per sempre il volto anche sonoro di Parigi e di altre metropoli europee a partire dal secondo dopoguerra. Makossa Man, Papy Groove, forse il «musicista africano» – espressione che odiava quando diventava una parola sola – più popolare di sempre a livello planetario, ok dopo Miriam Makeba forse, grazie a una one hit wonder solo apparente che lo fece balzare per un attimo, all’inizio degli anni settanta, in vetta alle classifiche americane. Manu Dibango è morto ieri mattina a...