Visioni
Manuel Pistacchio, immaginario esistenziale dal sapore ’70
Note sparse Si intitola «Di primo mattino», il sorprendente debutto del trio che si muove tra alternative indie rock e il cantutorato lo-fi
Manuel Pistaccio – foto di Serena Amatori
Note sparse Si intitola «Di primo mattino», il sorprendente debutto del trio che si muove tra alternative indie rock e il cantutorato lo-fi
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 6 marzo 2019
Manuel Pistacchio è letteralmente un signor nessuno ma Di primo mattino è una piccola perla sui generis, album di esordio di un eteronimo formato da tre anime, Diego Pasini (voce e chitarra) e dai fratelli Lorenzo e Matteo Camera (synth e arrangiamenti – basso). Pistacchio si muove tra alternative/indie rock e cantautorato lo-fi, in cui chitarra folk, voce effettata, accenni di elettronica o ogni genere di suono dal sapore ’70, vengono presi per incarnare un delicato immaginario esistenziale, come Amore alla vita. C’è un’armonia di intenti che fluisce in tutto l’album e che lega solidamente melodie a volte strambe, come...