Alias Domenica
Manzù, le fotografie dello scultore, come fatti
Novecento italiano Barbara Cinelli «Sulle tracce di Manzù» per Officina Libraria: una sfida di metodo, gli scatti strumento principe per sottrarre l’artista alla sua leggenda
Fotografo non identificato, Giacomo Manzù mentre ritrae Anthony Quinn, Ardea, 1980 circa
Novecento italiano Barbara Cinelli «Sulle tracce di Manzù» per Officina Libraria: una sfida di metodo, gli scatti strumento principe per sottrarre l’artista alla sua leggenda
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 4 dicembre 2022
Una delle prime fotografie di Giacomo Manzù (1908-’91) ritraggono lo scultore diciottenne, a Bergamo. È un’immagine figlia del suo tempo, che lo presenta ben vestito, come in un giorno di festa, secondo il canone di abbigliamento tipico di una foto-ricordo a cui si tramanda la propria effige. Simmetricamente nel 1970 uno scatto del fotografo statunitense di origini armene Yousuf Karsh lo vede in maniche di camicia carezzare con intensa concentrazione un suo cardinale, con una luce laterale che disegna nel buio il profilo della scultura e, come un riverbero, illumina il volto di Manzù e il cappello a larghe falde,...