Alias Domenica
Maragliano, sculture variopinte per il gusto di oggi
A Genova, Palazzo Reale, la mostra "Maragliano 1664-1739", a cura di Daniele Sanguineti Come mai Bernini si è "fermato" nel dare pittoricità alle statue? e il colore? insinuò sarcastico Jacob Burckhardt. Ecco allora la plastica policroma in legno, fra "tableau vivant" e perizia tecnica, di Anton Maria Maragliano...
Dalla mostra "Maragliano 1664-1739" a Genova, Palazzo Reale
A Genova, Palazzo Reale, la mostra "Maragliano 1664-1739", a cura di Daniele Sanguineti Come mai Bernini si è "fermato" nel dare pittoricità alle statue? e il colore? insinuò sarcastico Jacob Burckhardt. Ecco allora la plastica policroma in legno, fra "tableau vivant" e perizia tecnica, di Anton Maria Maragliano...
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 dicembre 2018
Lucia SimonatoGENOVA
«Che ne sarebbe di questa idea, di dare del colore alle statue di tipo berniniano? Sarebbe una prova: forse ci guadagnerebbero». Con pungente sarcasmo, Jacob Burckhardt tirava le somme nel suo Cicerone (1855) sulla scultura italiana del Sei-Settecento, chiamata per la prima volta (in un’accezione per la verità tutt’altro che positiva) «barocca». Il passaggio è logico. Secondo il severo storico dell’arte svizzero, Bernini aveva voluto competere con la pittura alla ricerca di emozioni e naturalismo e, per farlo, aveva trapanato e innalzato al cielo il marmo, creando una plastica dagli effetti ‘pittorici’. Dunque, perché si era fermato? Più coerente sarebbe...