Alias Domenica
Marcello Rumma, resuscitato in luce attenuata
A Napoli, Museo Madre, "I sei anni di Marcello Rumma 1965-’70", a cura di Gabriele Guercio Suicida a 28 anni nel 1970, è stato una delle personalità più originali e meno note della scena artistica degli anni sessanta, nel passaggio all’Arte Povera (Rassegne di Amalfi). La sua azione «comunitaria» viene rievocata in una mostra asciutta e drammatica
Dalla mostra "I sei anni di Marcello Rumma 1965-’70", con "La decapitazione del rinoceronte" di Pino Pascali
A Napoli, Museo Madre, "I sei anni di Marcello Rumma 1965-’70", a cura di Gabriele Guercio Suicida a 28 anni nel 1970, è stato una delle personalità più originali e meno note della scena artistica degli anni sessanta, nel passaggio all’Arte Povera (Rassegne di Amalfi). La sua azione «comunitaria» viene rievocata in una mostra asciutta e drammatica
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 marzo 2020
Stefano ChiodiNAPOLI
Marcello Rumma Cosa rimane della vita di un uomo? Come si racconta un’esistenza? Penso a queste domande mentre visito a Napoli una mostra, I sei anni di Marcello Rumma 1965-’70 (a cura di Gabriele Guercio con Andrea Viliani, Museo Madre, fino al 13 aprile), che sin dal titolo affronta l’enigma di quella che è stata una delle personalità più originali e al tempo stesso meno note nell’Italia degli anni sessanta. Narrare una vita è problema antico e molteplici le soluzioni: res gestae, «cenni biografici», voci di enciclopedia, fansites. Tutte queste forme cercano di distillare dal tempo della vita individuale,...