Politica

Marchiate le case degli antifascisti di Pavia

Marchiate le case degli antifascisti di Pavia

Il caso Un’adesivo è stato attaccato su citofoni, cancelli e portoni di 15 persone: «Un atto squadrista, noi non ci facciamo intimidire». «Negli anni Trenta fascisti e nazisti marchiavano i negozi degli ebrei. Oggi i neofascisti marchiano le case dei cittadini che si sono espressi contro il fascismo». 400 sindaci invitati a denunciare lo squadrismo e esporre l’adesivo nei municipi

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 marzo 2018
L’intimidazione fascista è stata consumata durante la notte di due giorni fa. Sui citofoni, i cancelli e i portoni di casa di alcuni attivisti sono stati attaccati gli adesivi: «Qui abita un anti-fascista». Sull’immagine era stampato il simbolo del coordinamento civico «Rete Antifascista». La denuncia dell’attacco fascista è partita sui social network, quando le vittime hanno denunciato l’accaduto. «ECCO COSA SUCCEDE quando si lasciano i neofascisti liberi di aprire sedi, fare manifestazioni e presentarsi alle elezioni, lasciando impunite le loro aggressioni squadriste – scrive Alessandro Caiani – Sciogliere subito CasaPound e Forza Nuova. A chi negherà l’esistenza del problema come...

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