Internazionale
Marcia delle bandiere, violenze diffuse non solo da gruppi isolati
Gerusalemme Il ministro della difesa Gantz punta il dito contro i fanatici di Lehava e La Familia. Ma aggressioni e intimidazioni nella città vecchia e nella zona Est contro i palestinesi sono state compiute da simpatizzanti di partiti di destra alla Knesset. E il governo ha voluto a tutti i costi la marcia all'interno delle mura antiche.
Palestinese arrestato dalla polizia – Ap
Gerusalemme Il ministro della difesa Gantz punta il dito contro i fanatici di Lehava e La Familia. Ma aggressioni e intimidazioni nella città vecchia e nella zona Est contro i palestinesi sono state compiute da simpatizzanti di partiti di destra alla Knesset. E il governo ha voluto a tutti i costi la marcia all'interno delle mura antiche.
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 31 maggio 2022
Dopo aver insistito affinché la «Marcia delle Bandiere» passasse per la Porta di Damasco, la città vecchia e Gerusalemme Est, per riaffermare la «sovranità di Israele su tutta la città» nel 55esimo anniversario dell’occupazione del settore arabo, ieri il ministro della difesa Gantz ha provato ad addossare a gruppetti di fanatici, come Lehava e La Famiglia (tifosi razzisti del Betar Gerusalemme), la responsabilità di aggressioni, violenze e slogan anti-arabi che hanno segnato l’intera giornata di domenica quando 70mila israeliani di destra sono scesi verso le mura antiche e la Città Vecchia – ripulita della presenza palestinese – per celebrare il...