Italia
Marco Assennato: «A parità di precarietà, in Francia posso vivere facendo il mio lavoro»
Intervista Marco Assennato, ricercatore a Parigi: "E' urgente un riconoscimento di un enorme pezzo del mondo del lavoro che vive in queste stesse condizioni. Il modello del lavoratore intellettuale precario e non pagato si è esteso progressivamente a tipi di lavoro del tutto diversi"
Marco Assennato, filosofo, Parigi
Intervista Marco Assennato, ricercatore a Parigi: "E' urgente un riconoscimento di un enorme pezzo del mondo del lavoro che vive in queste stesse condizioni. Il modello del lavoratore intellettuale precario e non pagato si è esteso progressivamente a tipi di lavoro del tutto diversi"
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 7 ottobre 2016
Siciliano di Palermo, 37 anni, Marco Assennato ha deciso nel 2009 di trasferirsi in Francia dove oggi vive e insegna. «Faccio il ricercatore precario, sto finendo un secondo dottorato, mi occupo di filosofia e architettura e ho dei contratti precari di insegnamento in varie università parigine», spiega al telefono. Perché ha deciso di trasferirsi? Per le migliori condizioni di lavoro che offre la Francia. Dopo il dottorato in Italia avevo avuto piccoli contratti di insegnamento all’università di Palermo dove quando sono finiti i soldi mi è stato proposto di continuare a insegnare a titolo gratuito. Mi è sembrato impensabile accettare...