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Marco Calabria, la sua politica era «terragna»
Il saluto Impegno politico, amore per il Blues e per la poesia, lavoro giornalistico, non si contrapponevano affatto l’uno all’altro ma si arricchivano reciprocamente disegnando, fin da ragazzo, una personalità poliedrica
Università La Sapienza, 1977. Foto di Tano D'Amico
Il saluto Impegno politico, amore per il Blues e per la poesia, lavoro giornalistico, non si contrapponevano affatto l’uno all’altro ma si arricchivano reciprocamente disegnando, fin da ragazzo, una personalità poliedrica
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 10 febbraio 2024
Noi che scriviamo questo ricordo del nostro carissimo amico e compagno Marco Calabria l’abbiamo conosciuto negli anni delle lotte studentesche al Liceo scientifico Archimede, a Roma, nel quartiere Nuovo Salario, a cavallo tra le zone rosse di Val Melaina e Tufello e la nerissima Talenti. La stessa scuola di Valerio Verbano, il giovane militante di Autonomia Operaia, assassinato da un commando fascista rimasto finora sconosciuto e impunito. La vita di Marco è però la dimostrazione che quegli anni non furono solo piombo e sangue. E che la sua (e nostra) militanza, pur tra limiti e errori, fu segnata dall’intreccio tra...