Politica
Marco Cappato: «Processatemi, aiuterò anche altri al suicidio»
Fine vita Intervista al tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni dopo l’autodenuncia ai carabinieri. L’esponente radicale si è recato nella caserma Duomo di Milano: «Ho aiutato Dj Fabo, incriminatemi»
Marco Cappato appena uscito dalla caserma Duomo di Milano – Lapresse
Fine vita Intervista al tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni dopo l’autodenuncia ai carabinieri. L’esponente radicale si è recato nella caserma Duomo di Milano: «Ho aiutato Dj Fabo, incriminatemi»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 1 marzo 2017
Si è recato da solo, senza avvocati, in via delle Fosse Ardeatine, a Milano, per autodenunciarsi presso la stazione dei carabinieri Duomo: «Ho accompagnato Dj Fabo a morire in Svizzera, sono colpevole di aiuto al suicidio». Ma ovviamente il comandante che ha raccolto la sua confessione sapeva già tutto. Marco Cappato, il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, anche stavolta ha scelto la via Radicale della disobbedienza civile, «come abbiamo sempre fatto: quarant’anni fa lo faceva Marco Pannella, oggi continua Rita Bernardini e anche io sono stato arrestato a Manchester per aver violato le leggi sulla cannabis…». Cappato spera che il pm...