Visioni
Marco D’Agostin reinventa «l’auto-bio-coreografia»
A teatro "Jérôme Bel" al Piccolo, il cui reenactment - opera di ricostruzione - è firmata dal performer e coreografo italiano
"Jérôme Bel" – foto di Masiar Pasquali
A teatro "Jérôme Bel" al Piccolo, il cui reenactment - opera di ricostruzione - è firmata dal performer e coreografo italiano
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 20 aprile 2024
Francesca PedroniMILANO
«Buonasera. Benvenute e benvenuti al Teatro Studio Melato. Mi chiamo Jérôme Bel. Sono celibe e ho una figlia di 16 anni. Ho 57 anni. Vivo a Parigi. Vengo identificato come coreografo». Inizia così Jérôme Bel di Jérôme Bel, in scena fino a domani, il cui reenactment – opera di ricostruzione, rievocazione e riscrittura – è firmata da Marco D’Agostin, performer e coreografo italiano tra i più interessanti della sua generazione, associato al Piccolo Teatro coproduttore del progetto. Jérôme Bel nasce in tempo di pandemia, un’auto-bio-coreografia, un testo da leggersi, a teatri riaperti, seduti di fronte a un computer mandando estratti...