Marco Mantello e l’inedito camouflage dell’odio
Intervista Parla il poeta e scrittore romano, che vive tra Parigi e Berlino, autore di «Marie Gulpin», edito da Neri Pozza. Un romanzo che racconta l’irresistibile ascesa della leader dell’estrema destra a Parigi. Ma potrebbe essere Roma. «In modo simile al percorso ideologico e esistenziale della protagonista, Marine Le Pen utilizza il risentimento del ceto medio e fa leva sul bisogno di sicurezza e lavoro solo per francesi e assimilati». «Per l’immaginario razziale, le vittime sono i veri colpevoli fin dai tempi del caso Dreyfus. Per normalizzarsi e divenire senso comune, ora questa "logica" ha bisogno di un apparato repressivo legale»
Intervista Parla il poeta e scrittore romano, che vive tra Parigi e Berlino, autore di «Marie Gulpin», edito da Neri Pozza. Un romanzo che racconta l’irresistibile ascesa della leader dell’estrema destra a Parigi. Ma potrebbe essere Roma. «In modo simile al percorso ideologico e esistenziale della protagonista, Marine Le Pen utilizza il risentimento del ceto medio e fa leva sul bisogno di sicurezza e lavoro solo per francesi e assimilati». «Per l’immaginario razziale, le vittime sono i veri colpevoli fin dai tempi del caso Dreyfus. Per normalizzarsi e divenire senso comune, ora questa "logica" ha bisogno di un apparato repressivo legale»