Cultura

Marco Polo, l’Oriente come attraente frontiera

Marco Polo, l’Oriente come attraente frontieraLa partenza di Marco Polo da Venezia

Geografie I settecento anni dalla morte, l’8 gennaio 1324, inaugurano un calendario di eventi e convegni. Il suo «Milione» è un trattato storico-politico e una miniera di dati per mercanti. Appena 17enne partì da Venezia con il padre e lo zio alla volta della Terra Santa e da lì, via Anatolia e Persia raggiunse la Cina dove avrebbe passato 25 anni alla corte di Kublai Khan. Con quel libro di ricordi il mondo conosciuto si allarga: le conoscenze dell’Europa raddoppiano e lui ci accompagna come un antropologo per narrare il nuovo e il diverso che vede

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 7 gennaio 2024
Il 9 gennaio di 700 anni fa Marco Polo dettava le sue volontà testamentarie al prete-notaio Giovanni Giustinian. Marco lasciava tutto alla moglie Donata Badoer, sposata intorno al 1300, e alle tre figlie Fantina, Bellela e Moreta (aveva anche un’altra figlia, Agnesina, probabilmente nata al di fuori del matrimonio). Nel testamento, Marco si preoccupava di liberare Pietro, uno schiavo di origine tartara. In un testo tutto sommato smilzo, che dà quasi l’impressione di essere steso sotto l’urgenza delle cattive condizioni di salute del dettatore (che infatti morì in quei giorni), questo dettaglio è uno sprazzo di memoria. PIETRO EMERGE DAL...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi