Cultura

Marco Santagata, sulle «tracce» di Petrarca

Marco Santagata, sulle «tracce» di PetrarcaMarco Santagata

Ritratti La scomparsa a 73 anni del raffinato studioso di Dante e del Canzoniere (commentato poi nei Meridiani) che non disdegnava la letteratura in forma di romanzo: come scrittore vinse il Campiello e fu tra i finalisti dello Strega nel 2015

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 10 novembre 2020
Fu nel romanzo d’esordio di Walter Siti che Marco Santagata – scomparso ieri a Pisa per le complicazioni di una lunga malattia aggravata dal Covid – da specialista di Petrarca ad uso degli specialisti passò ad essere lo studioso di Petrarca per antonomasia. In quel romanzo, Scuola di nudo, 1994, tra gli altri universitari messi in scena, da Adelia Noferi a Luigi Baldacci, Santagata aveva un ruolo particolare: quello di accendere nel protagonista del romanzo il desiderio vendicativo di cancellare dal computer tutti i file del commento ai Rerum Vulgarium Fragmenta, ovvero al Canzoniere. L’EPISODIO SI RIFERIVA (o era sovrapposto...

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