Alias Domenica

Marco Zoppo, sutilità de inzigno per i centri padani

Marco Zoppo, sutilità de inzigno per i centri padaniMarco Zoppo, "Cristo morto sorretto da due santi", part., 1469-’70, Londra, National Gallery

Giacomo Alberto Calogero, "Marco Zoppo ingegno sottile. Pittura e Umanesimo tra Padova", Venezia e Bologna", Bononia University Press Padova, Mantegna: è la scena d’esordio, che il pittore emiliano del Quattrocento terrà nel cuore sino alla fine dei suoi giorni. Il volume ci sprofonda nella stregata concretezza di un’arte "in primis" grafica

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 16 maggio 2021
Oltre a rassicurare sull’identità degli artisti, le firme dei dipinti antichi rivelano, nei casi più fortunati, dati diversi. Non si parla solo del «quando». Al di là delle date di creazione dell’opera che a essi eventualmente si accompagnano, le sigle e i nomi scelti dagli autori nascondono spesso informazioni preziose, che illuminano i vari «dove» e «perché» della Storia dell’arte. A scorrere le primissime firme della produzione pittorica di Marco Zoppo (1432/1433-’78), sembra che il maestro, nativo di Cento ma presto itinerante fra i maggiori centri padani del Quattrocento, abbia voluto restituire le tappe di un percorso. Il frutto più...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi