Alias Domenica

Maria Callas, lettere dal bel canto, e dalla fuggevol ora

Maria Callas, lettere dal bel canto, e dalla fuggevol oraMaria Callas, Luchino Visconti, e Leonard Bernstein nel 1955 alla Scala, in una pausa delle prove della «Sonnambula»: foto di Mario Dondero

Grandi interpreti Un cultore della Divina appunta ciò che manca al tentativo di editarne l’epistolario, allo scopo di indurre, piuttosto, a captare le informazioni inedite o poco note: «Io, Maria», da Rizzoli

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 aprile 2020
Una notizia incontrollata garantisce che la bibliografia su Richard Wagner sia seconda solo a quella su Gesù. Ora, nessuno vorrà sostenere altrettanto per quella inerente Maria Callas; ma che il soprano greco-statunitense, italiano e poi parigino d’adozione, potesse vantare fino al 2013 (www.callas-club.de: sito non più aggiornato) la bellezza di 1008 pubblicazioni a lei dedicate ha del sorprendente. E da allora, complice anche il quarantennale della morte (2017), il numero è cresciuto, e di parecchio. Buon ultimo, da poco dato alle stampe in Italia presso Rizzoli ma già apparso in Francia l’anno passato, il corposo Io, Maria Lettere e memorie...

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