Politica
Marino e Pd si ritrovano. In periferia
Roma Conclusa la conferenza programmatica dem, il sindaco annuncia il rimpasto di giunta. Le richieste dell'assemblea: poteri ai municipi, riforma amministrativa e un’idea di città per rilanciare Pil e occupazione. Ma soprattutto, stop alla guerra tra correnti
Il sindaco di Roma Ignazio Marino – Aleandro Biagianti
Roma Conclusa la conferenza programmatica dem, il sindaco annuncia il rimpasto di giunta. Le richieste dell'assemblea: poteri ai municipi, riforma amministrativa e un’idea di città per rilanciare Pil e occupazione. Ma soprattutto, stop alla guerra tra correnti
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 30 novembre 2014
Eleonora MartiniROMA
«Sono un nativo del Pd e ne sono orgoglioso. Ma il partito che voglio è quello del cambiamento e della trasparenza, che respira all’aria aperta e non nelle stanze chiuse». La premessa è d’obbligo, per Ignazio Marino, prima di ripercorrere un anno e mezzo di vita da sindaco con un lungo discorso davanti alla folta platea del Teatro Quirino che attende le conclusioni della conferenza programmatica indetta dal Pd romano per tentare di trovare una via d’uscita alla crisi della giunta e della città. Lo strappo col partito «che conosco, che mi ha eletto alle primarie, che mi ha emozionato...