Cultura

Mario Telò, dal comunismo critico all’Europa

Mario Telò, dal comunismo critico all’EuropaMario Telò

Scomparse Morto il 6 marzo a Bruxelles, era nato a Cremona nel 1950. Telò si era avvicinato, poco più che ventenne e sulla scia del ’68, al gruppo del manifesto. Più tardi avrebbe trovato nella dimensione politica europea l'orizzonte della sua analisi e del suo impegno. Docente all'Université Libre di Bruxelles e presidente dal 2005 al 2009 dell’Institut d’Études Européennes, tra i suoi allievi c'è Paul Magnette, attuale presidente del Partito socialista belga

Pubblicato più di un anno faEdizione del 9 marzo 2023
Mario Telò è scomparso la sera del 6 marzo a Bruxelles, città che lo aveva «adottato» alla fine degli anni Ottanta. Nato a Cremona nel 1950, Telò si era avvicinato, poco più che ventenne e sulla scia del ’68, al gruppo del manifesto e al suo movimento politico, contribuendo sin da subito ad arricchire il dibattito interno di questo pezzo di nuova sinistra. Nei primi anni Settanta, Mario si era laureato in Filosofia all’Università di Firenze, discutendo con Furio Cerutti una tesi sul pensiero di Antonio Gramsci (una traccia di questa ricerca è il saggio Strategia consiliare e sviluppo capitalistico...

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