Cultura
Mark Fisher, una tracklist priva di gerarchie
TEMPI PRESENTI «Il nostro desiderio è senza nome», in libreria per Minimum Fax. Il primo di quattro volumi che raccolgono gli scritti pubblicati sul blog k-punk prima del suo suicidio
TEMPI PRESENTI «Il nostro desiderio è senza nome», in libreria per Minimum Fax. Il primo di quattro volumi che raccolgono gli scritti pubblicati sul blog k-punk prima del suo suicidio
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 29 gennaio 2020
Leggere Mark Fisher giorno per giorno significa poter scegliere i temi – in modo random – da un algoritmo scevro di capitale, lasciandosi trasportare dai salti logici e di argomento come in un brano di Rufige Kru e poi vedere comporsi quello che poteva essere il suono di una nuova società socialista capace di spazzare via, di annientare, il realismo capitalista; cioè la constatazione che il capitalismo è stato in grado di ristabilire antichi rapporti di produzione e sociali, promettendo un futuro sempre uguale a se stesso, senza alcuna alternativa, senza alcuna possibilità di pensare a qualcosa di nuovo, di...