Visioni
Mark Morris, danzare la musica del corpo
Teatro Cinque pezzi dell'artista, genio ribelle della danza americana degli anni Ottanta, per la rassegna al Pocnhielli di Cremona. Tra questi, in anteprima italiana, «Foursome» su partitura di Satie
Teatro Cinque pezzi dell'artista, genio ribelle della danza americana degli anni Ottanta, per la rassegna al Pocnhielli di Cremona. Tra questi, in anteprima italiana, «Foursome» su partitura di Satie
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 aprile 2016
Francesca PedroniCREMONA
Se si vuole capire quanto la danza e la musica possano darsi a vicenda, Mark Morris è, tra gli artisti viventi, un maestro da cui non prescindere. Genio ribelle della danza americana anni Ottanta, chiamato a sostituire Béjart al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles nel 1988, dove rimase fino al 1991 sfoderando capolavori come L’Allegro, il Penseroso e il Moderato su musica di Handel, Morris esplora il rapporto tra musica e danza con una sottigliezza e originalità che dovrebbero fare scuola. 60 anni il prossimo agosto, Morris non ha mai concepito di mettere in scena...