Italia
Marlane, ordinati nuovi scavi per individuare i liquami killer
Praia a Mare La procura di Paola riapre un fascicolo sull'ex stabilimento tessile dei Marzotto. Gli ex operai a distanza di anni continuano a morire di cancro, mentre a pochi chilometri le spiagge sono affollate di bambini. Ma è tutto il cosentino a essere inquinato dai rifiuti industriali
Una manifestazione per chiedere chiarezza sull'inquinamento della Marlane
Praia a Mare La procura di Paola riapre un fascicolo sull'ex stabilimento tessile dei Marzotto. Gli ex operai a distanza di anni continuano a morire di cancro, mentre a pochi chilometri le spiagge sono affollate di bambini. Ma è tutto il cosentino a essere inquinato dai rifiuti industriali
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 29 settembre 2017
Claudio DionesalviCOSENZA
I bambini costruiscono castelli di sabbia sulla spiaggia e a poche decine di metri i carabinieri cercano liquami velenosi nelle profondità della terra. Bisognerà scavare ancora per capire l’entità dei danni provocati dalla Marlane a Praia, in provincia di Cosenza. Lo ha deciso la procura di Paola, disponendo il sequestro dello stabilimento a pochi giorni dalla sentenza d’appello che ha assolto l’imprenditore Pietro Marzotto e i vertici della fabbrica tessile dalle accuse di omicidio colposo plurimo, lesioni gravissime e disastro ambientale. Il nuovo provvedimento d’urgenza è stato emesso dal procuratore Pierpaolo Bruni e dal pubblico ministero Teresa Grieco. Per la...