Corrispondenza con Pinot Gallizio – Foto di Anita Poltronieri (Courtesy Archivio Marta Lonzi presso Fondazione Badaracco)
Cultura
Marta Lonzi, progettare in ascolto attento dell’altro
Archivi L'architetta, sorella di Carla Lonzi, fece parte dagli anni Settanta del gruppo di Rivolta Femminile. Quando Carla rifiuterà la produzione culturale in quanto irrimediabilmente segnata dall’impronta patriarcale, lei invece continuerà la ricerca di una strada che, nonostante tutto, consentisse di pensarsi – e di agire – come soggetto creativo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 10 maggio 2022
Marta Lonzi «Leggo… la grande assenza delle donne dall’architettura non come una mancanza da colmare, né come diversità da esaltare, bensì come espressione di una impossibilità di aderire a una prassi progettuale per lei estranea … Per me è prioritario prendere coscienza del processo attraverso cui elaboro il progetto, in un ascolto attento dell’altro, in rapporto con l’altro. I rapporti danno coscienza dell’umanità, il femminismo è un incontro di coscienze verso una nuova consapevolezza, un diverso senso della storia». Con queste parole si esprimeva nel 1982 Marta Lonzi, in una intervista di poco successiva alla pubblicazione del suo libro L’architetto...